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Approccio Galgo estraneo


Con “Approccio generico al Galgo estraneo” intendiamo l’insieme delle conoscenze di base che è necessario possedere per avvicinarsi correttamente ad un Galgo estraneo, ed entrarci in contatto.

L’approccio richiede il rispetto di una serie di fasi e dei relativi comportamenti adeguati:

  1. Attenzione alla comunicazione del cane.
  2. Avvicinarsi descrivendo una traiettoria di tipo curvilineo e terminando ponendosi lateralmente al cane.
  3. Non guardare il cane.
  4. In prossimità del cane, rallentare.
  5. Rispettare la distanza individuale (ovvero non avvicinarsi troppo al cane invadendo la sua zona individuale).
  6. In prossimità del cane porgere leggermente il fianco (non posizionarsi di fronte al cane).
  7. La presentazione va fatta tenendo il corpo sciolto ma non proteso sul cane (baricentro del proprio corpo in asse. Rappresenta la “cifra zero” della comunicazione con il cane. E’ la postura da cui partono tutte le altre ed ha un valore rassicurante), lo sguardo laterale, le mani lungo i fianchi.
  8. Non irrigidire il corpo.
  9. Fare attenzione alla mimica facciale.
  10. Fare attenzione alla propria respirazione.
  11. Non invadere lo spazio del cane.
  12. Non incombere sul cane, mantenendo il busto eretto.
  13. Tenere una gestualità morbida e controllata.
  14. Non allungarsi su di lui e attendere che sia lui ad avvicinarsi.
  15. Aspettare che il cane si mostri interessato a incontrarci (in caso contrario sarà bene riconsiderare i termini dell’incontro)
  16. L’ingaggio, ossia la richiesta di una risposta di amicizia da parte del cane, va fatto chinandosi e attraverso una vocalizzazione dolce, con toni medio-alti ma con un volume basso di voce.
  17. Il contatto va fatto cominciare al cane attraverso la conoscenza olfattiva della mano, che tuttavia non deve essere portata in direzione del muso del cane, lasciando che sia lui ad avvicinarsi ad essa.
  18. L’interazione, che può essere il semplice appoggiare la mano o la carezza vera e propria, dovrà essere fatta rigorosamente in un’area fredda (dal collo a parte del posteriore e dalla groppa al ventre; non sulle aree calde che interessano invece la testa, il posteriore, la coda e le zampe).
  19. Terminare l’interazione allontanandosi tranquillamente.