• +351 8383006
  • Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Il triste destino dei galgos spagnoli: i cani levrieri costretti a correre e poi uccisi

Considerati animali da reddito e non da affezione sono addestrati e spesso torturati per correre ma quando non ce la fanno vengono massacrati.

Sono i cani più torturati del mondo. Nessun’altra razza subisce da decenni vessazioni più atroci. Fin dalla nascita, obbligati a dormire in buche scavate nel terreno nutrendosi di pane e acqua. Per tutta la vita, addestrati a correre a perdifiato nei modi più duri, legati dietro ad una macchina in corsa o sui tapis rulant. Fino alla loro morte, che nella maggior parte dei casi gli è inflitta nei modi più raccapriccianti: impiccati ad alberi e cespugli isolati, affogati con una pietra al collo nei pozzi di campagna, abbandonati per strada con le zampe spezzate per impedirne il ritorno, bruciati vivi.


Sono i galgos di Spagna, della civilissima Spagna ad un passo da noi. Animali da reddito e non da affezione, sono considerati. Reddito legato alle corse (la più famosa è la Copa del Rey, è arrivata alla sua 78°edizione), reddito da caccia. Questa è la loro colpa. Così in un paese dove nelle case vivono cuccioli di qualsiasi razza, amati e vezzeggiati come principini, nelle campagne del sud - Estremadura, Andalusia, Castilla - La Mancha, Castilla - Leon, Madrid - i galgos sono disprezzati come il più infimo degli oggetti e massacrati come indesiderati non appena non servono più o appena ci si rende conto che non serviranno mai, perché inadatti alla caccia o alla corsa.

In un paese che conta quasi 17 mila galgueros confederati (cioè gli allevatori ufficiali) e dove non c’è alcun tipo di controllo sulle nascite e sulle morti perché non ci sono censimenti ufficiali, i galgos sono tristemente abbandonati al loro orrendo destino. Soltanto da qualche anno si sono cominciate a diffondere le foto e le notizie di questi massacri orrendi. E soltanto da allora anche in Italia, è cresciuta la sensibilizzazione. 

Cifre impressionanti che si mescolano all’orrore per il trattamento. Gli animali sono considerati meno di niente. Maltrattati e seviziati, quando si tratta di liberarsene, spesso per assecondare antiche credenze contadine. Oppure, semplicemente, per vendicarsi dell’incapacità dell’animale di essere utile al padrone per il motivo per cui l’ha allevato. "Malgrado anche in Spagna esistano leggi contro il maltrattamento animale non è difficile imbattersi per la strada in galgos impiccati ai rami di alberi. Secondo alcuni addirittura facendo loro sfiorare la terra con le zampe per rendere più lento l’arrivo della morte, in una lenta agonia davvero disumana e inspiegabile". La chiamano "la morte del pianista".

In Italia, grazie a varie associazioni ne sono arrivati già piu' di 8.000: tutti loro hanno felicemente trovato casa e le loro foto sul sito dell’associazione raccontano di un benessere finalmente ritrovato e di una dolcezza innata che attrae soprattutto i bambini.

"La sensibilizzazione fra i più piccoli è uno degli obiettivi delle nostre associazioni. Impossibile pensare ad un futuro diverso per questa razza senza passare per una maggiore conoscenza di questo fenomeno. Per questo consideriamo fondamentali anche i periodi di volontariato da vivere direttamente in Spagna, al rifugio". L’ultimo si è appena concluso, ma se ne programmano in continuazione. Certamente lasciano il segno in chi vive questa esperienza.

Anche per i levrieri e i greyhound d’oltremanica, infatti, la vita è molto crudele. E le corse rappresentano un destino che ne determina una sopravvivenza di stenti e di crudeltà subite, esattamente allo stesso modo dei loro fratelli spagnoli. "Si parla molto dei galgos ma non abbastanza della sorte che tocca ai cani da caccia e da corsa di Inghilterra e Irlanda i cani sono ferocemente maltrattati: i levrieri vivono in box in assoluta solitudine, mai una carezza o un contatto, presi costantemente a botte per incitarli a correre. Perennemente con la museruola, con la quale sono anche costretti a mangiare e a bere, e che gli viene tolta solo in occasione delle corse, una volta a settimana. In Irlanda anche il più piccolo centro abitato ha il suo cinodromo e le scommesse producono molto denaro"

 
diego_2.png

La mattanza dei levrieri spagnoli: lapidati e impiccati se non servono più

Lapidati, impiccati, affogati, bruciati con la benzina, sepolti vivi, torturati. Ogni anno in Spagna, 50mila levrieri vengono abbandonati, uccisi e gettati nei pozzi, a conclusione di una vita fatta di maltrattamenti e botte.

 È un olocausto che si consuma a due passi da noi quello che vede tristemente protagonisti i galgos e i podencos, i più comuni cani da caccia di La Mancha, Andalucia e Extremadura.

Da settembre a fine gennaio, sono ‘strumenti’ utili per la caccia: con il loro fiuto fenomenale e la loro agilità catturano lepri e conigli, ma se non corrispondono agli standard e le aspettative dei proprietari hanno un destino che fa rima con morte.

E' Tempo di Adottare!

GACI - GREYHOUND ADOPT CENTER ITALY, adotta un levriero galgo: se nella tua vita esiste un piccolo spazio per far entrare la bellezza… non esitare, adotta un galgo migliorerai in modo straordinario la qualità della tua esistenza. Quindi se nei tuoi desideri rientrano i Galgos da adottare, un Galgo in adozione è la tua soluzione.

- Un Galgo adottato è una vita salvata.
- Nella maggior parte dei casi non crea problemi con il vicinato. E' un cane silenzioso, non abbaia quasi mai.
- Passeggiare con un Galgo è un esperienza piacevole, la maggior parte non tira al guinzaglio.
- Grazie al pelo corto è facile da lavare e mantenere pulito.
- Va d'accordo con i bambini e con gli anziani, grazie alla sua indole tranquilla.
- E' intelligente, si adatta ed apprende molto velocemente.
- Di solito non ha problemi a viaggiare in auto ed ha una salute di ferro.
- E' un cane a ridotta "manutenzione".
- E' affascinante ed un eccellente animale domestico.

...Perchè no???

Perché proprio i Galgos? Forse ti starai chiedendo perché abbiamo creato un sito che si occupa esclusivamente dei Galgos, della loro storia e della loro adozione..... Pensi che sia una questione elitaria dei cani? Pensi che gli altri animali non meritino l' opportunità di essere adottati e felici? 
Amiamo gli animali a prescindere dalla razza, dall' età e dai colori. Noi crediamo che tutti gli esseri viventi abbiano il diritto alla vita. Se noi aiutiamo i Galgos e’ per un motivo chiaro e sconvolgente.
I Galgos vengono allevati in diverse zone della Spagna dai galgueros in maniera indiscriminata, selezionano gli esemplari più veloci dopo aver fatto una prova in campagna, quelli che non superano questo esame sono condannati.
I più fortunati saranno abbandonati a molti chilometri dal posto dove sono nati, gli altri saranno sacrificati in maniera crudele: bruciati vivi, gettati in pozzi o appesi sugli alberi nei boschi. I boschi della morte testimoni del massacro sono pieni di colgaderos, (le corde). A volte più di una in ogni albero, vengono utilizzate per questo sacrificio d’agonia di mille Galgos venuti al mondo per soffrire.
Gli assassini affermano che è una morte degna, che segue la tradizione e che loro non sparano ai Galgos perché non valgono una pallottola. I Galgos che passano l’esame vivranno comunque male, tante volte chiusi senza luce e ventilazione, procreando indiscriminatamente, cacciando per il padrone e litigando per un pezzo di pane duro. C'è un detto locale dice: "Si a un galgo sólo pan duro, si la liebre salta 20, el galgo 21”.
Dopo un po’ non serviranno piu’ poiché ci saranno dei giovani Galgos migliori a sostituirli. Finiranno la loro vita dove tanti hanno già trovato una morte terribile, dolorosa e lenta senza avere mai avuto una carezza e nessun giorno di gioia.

...Perchè no???

Li chiamano “i figli del vento”: sono i galgo

Image