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Galgueros, Cacciatori e Gitani


Il termine galguero ha un significato ampio che indica due realtà solo apparentemente diverse.

Ci sono i cacciatori delle campagne e i gitani, che tengono ammassati un gran numero di Galgos in miseri tuguri al limite della sopravvivenza e accanto a questi esistono anche i galgueros “di serie A”. Sono quelli che hanno i mezzi per investire una fortuna anche in un solo galgo, con la speranza di vincere importanti concorsi e magari anche la Copa del Rey, il prestigioso campionato spagnolo.

La tesi dei galgueros di serie A, quelli che aderiscono alla Federation Espanola de Galgos, è che sono solo i cacciatori, o peggio ancora i gitani, che fanno morire di fame i loro Galgos, li maltrattano e li uccidono orribilmente. Sostengono che loro, invece, li trattano benissimo.

Come potrebbero sperare di vincere le gare con uno scheletro ambulante? In realtà, i cacciatori e i gitani sono il paravento dietro cui possono occultare anche i propri abusi.

I galgueros che frequentano le gare e i campionati possiedono in media tra i dieci e i quindici Galgos e alcuni non esitano a investire migliaia di euro su un galgo promettente. Lo stesso cane, dopo due o tre anni, sarà considerato troppo vecchio per gareggiare, ma potrebbe veder prolungare la sua vita servendo da stallone o fattrice a peso d’oro.

Cosa succede agli altri Galgos, quelli il cui lignaggio non è così glorioso e non servono più a nulla? Se ponete la domanda a questi galgueros, loro vi diranno che i loro cani veterani dormono accanto al fuoco nella loro casa. Menzogna! Su nessun sito galguero né su quello della federazione galguera si vedrà mai una foto di questo tipo e c’è un motivo … basta fare un semplice calcolo: sapendo che ogni galguero federato ha tra dieci e quindici Galgos e che vengono ritirati dopo due o tre anni, in breve ogni galguero si troverebbe a dover nutrire un esercito di veterani.

La verità è altrove. Sul forum e sui gruppi FB dei galguero ci si imbatte in moltissimi annunci per Galgos in regalo, ma questi “regali” sono indirizzati solo ad altri galgueros.

I cani scartati dai galgueros ricchi passano quindi di mano in mano a cacciatori sempre più poveri, che non hanno ambizioni di vittorie sportive ma solo di avere un mero strumento per cacciare. Il galgo scartato dal galgueros di serie A viene destinato ad una misera vita di stenti per essere poi inevitabilmente eliminato dopo una o due stagioni, secondo la sadica tradizione o in una perrera.

Quindi è vero che il galgueros dei campionati spesso non ammazzano i loro cani direttamente, anche se li fanno vivere spesso in bunker sottoterra per evitare che vengano loro rubati dai gitani. Ma sanno anche molto bene che fine faranno i loro Galgos dopo che li hanno passati, senza farsi alcuno scrupolo, ad un cacciatore delle campagne.

Il risultato sono i 50.000 o 60.000 Galgos che ogni anno, dopo aver dato il meglio di se stessi per i loro galgueros, finiscono inevitabilmente in una perrera, schiacciati su una strada, appesi a un albero o gettati in fondo a un pozzo e non vivere per più di due o tre anni.

Questa è la realtà, sia che parliamo di cacciatori arretrati sia di galgueros di serie A, e indipendentemente dal fatto che la morte arrivi al termine di una corda oppure sulla punta di una siringa nell’eutanasia, somministrata da un veterinario compiacente.

 

Le Perreras e i Galgo

I canili municipali o perreras sono vere e proprie stazioni di morte in Spagna, perché praticano l’eutanasia di massa dei cani abbandonati, di ogni razza, che hanno la sfortuna di entrarvi.

Se il galguero vive nelle vicinanze di una perrera, può trovare comodo portarci personalmente i cani che non gli servono più, per disfarsene senza sporcarsi le mani. In perrera finiscono anche i galgo accalappiati nelle strade.

Una perrera può essere gestita da chiunque e può diventare un ottimo business perché gli amministratori ricevono dai 50 ai 150 euro per ogni cane catturato. I cani vengono nutriti lo stretto indispensabile con pane e acqua e dopo 14/21 giorni, se non sono stati adottati, vengono sottoposti a eutanasia. Alla fine della stagione di caccia in molte perreras arrivano cosi tanti cani che in una sola perrera ne vengono uccisi fino a 100 per settimana e questa terribile mattanza va avanti per un mese e più.

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